Io la chiamo presa in giro. E uso quest’espressione un po’
datata e desueta (se ne adoperano di assai più esplicite, le conosco e, in
altre circostanze, me ne servo) per il solito impegno a non dare spazio nel
blog alla volgarità che viene così generosamente offerta dai mezzi di
comunicazione più frequentati.
Oggi i giornali parlano diffusamente del possibile aumento
dell’IVA dal 21 al 22% con decorrenza da ottobre. E’ una misura che non piace a
nessuno (anche a me, per quel che conta), soprattutto perché va a incidere
anche sui consumi non voluttuari o di lusso. Però, purtroppo, i conti sono
conti e devono quadrare, non solo perché lo vuole l’Europa, ma perché ci
conviene, e parecchio. Ad ogni modo, ecco un paio di collegamenti: il primo da
La Stampa (http://www.lastampa.it/2013/09/18/italia/politica/scontro-sullaumento-delliva-pdl-letta-smentisca-laumento-mPWCQZcztHSEIaYIvlxbqO/pagina.html)
e il secondo da Il Giornale (http://www.ilgiornale.it/news/economia/lue-commissaria-saccomanni-e-ci-impone-laumento-iva-951238.html).
Cronaca. Che concede un po’ troppo spazio alle solite
considerazioni a misura di Twitter con cui, ormai, i nostri politici alimentano
(o meglio: cercano di alimentare) la propria popolarità, a scapito dell’azione
e della qualità dell’azione. Detto altrimenti: si tratta delle solite
chiacchiere per strappare qualche istante di attenzione ai mezzi di
comunicazione, parole destinate a volar via leggere e inconcludenti, mentre i
problemi degli italiani restano lì irrisolti.
Poi mi ritrovo a leggere un articolo di Sergio Rizzo sul
Corriere di oggi, dedicato alla selva delle società controllate dagli enti
locali. Sfortunatamente non è reperibile on line, la nave e il tizio decrepito,
a quanto pare, hanno bisogno di spazio… Spero arrivi nei prossimi giorni, ve lo
segnalerò.
Ah, il povero Saccomanni… viene vituperato da quasi tutti
perché cerca di impedire che, per mantenere questa o quella promessa elettorale,
si aprano voragini nei conti pubblici e, nel frattempo, a Roma come a Napoli come a Trento come in
qualunque regione, provincia e comune d’Italia si buttano montagne di denaro.
L’IVA non si deve aumentare, ma il magnamagna deve continuare.
Rizzo non disponibile, ma c’è Gramellini e non è poco, al
contrario: http://www.lastampa.it/2013/09/18/cultura/opinioni/buongiorno/malitalia-i-partiti-nello-stato-pxhoBMwxeINrf92oFijwZM/pagina.html.
Buona notte e buona fortuna.
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