Riprendo
integralmente un passo dalla cronaca de La Repubblica che fa il punto sulla
situazione politica (http://www.repubblica.it/politica/2013/10/01/news/berlusconi_in_pressing_sulle_colombe_nuovo_vertice_a_palazzo_grazioli-67647948/?ref=HREA-1):
Santanché: "Offro la mia testa". Pur di evitare la scissione interna Daniela
Santanché, consigliera privilegiata del Cavaliere, a un certo punto annuncia:
"Mi risulta che il segretario Alfano ha chiesto la mia testa come
condizione per mantenere l'unità del Pdl-Forza Italia - scrive in una nota -
Detto che ciò dimostra la strumentalità della protesta in corso da parte dei
nostri ministri dimissionari, non voglio offrire alibi a manovre oscure e
pericolose. Pertanto la mia testa la offro spontaneamente al segretario Alfano,
su un vassoio d'argento, perchè l'unica cosa che mi interessa per il bene dei
nostri elettori e dell'Italia è che su quel vassoio non ci finisca quella del
presidente Berlusconi".
Parole che, semmai ne avessimo bisogno, dimostrano che Santalacchè, pardon Santanchè, non ha certo offerto la sua parte più pregiata.
Parole che, semmai ne avessimo bisogno, dimostrano che Santalacchè, pardon Santanchè, non ha certo offerto la sua parte più pregiata.
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