Di misura, gli Scozzesi hanno deciso di non separarsi dal
Regno Unito. E’ una buona notizia: sia pure a fatica, il buon senso si è
imposto e le spinte centrifughe, almeno lì e per ora, sono state vinte.
Traggono un sospiro di sollievo non soltanto Sua Maestà Elisabetta II e
Cameron, ma anche il Premier spagnolo e quelli di altri paesi dell’Unione
Europea in cui si replicano, con maggiore o minore successo, velleità
indipendentiste.
Da noi, forse più che altrove, qualcuno dovrebbe riflettere
attentamente sul risultato del referendum scozzese, ma, temo, non è ragionevole
aspettarsi ragionevolezza da chi, oltre ai problemi con la geografia, ne
manifesta anche con la storia e, quel che è peggio, con la logica.
Staremo a vedere. Avremmo un formidabile debito di
riconoscenza verso gli scozzesi se, grazie a loro, un po’ di quelli che, da
queste parti, parlano d’indipendenza e di secessione e di altro smettessero di proporre
soluzioni assurde, prima di tutto sul piano politico ed economico che su quello
storico.
Un buon commento, molto stringato, sul tema scozzese lo
trovate, a firma di Marco Zatterin, su La Stampa: http://www.lastampa.it/2014/09/19/blogs/straneuropa/anche-il-no-cambia-leuropa-wzRBBgMeWcqoWFyNm1VCLJ/pagina.html.
Buona stampa.
Restando sul sito de La Stampa, sempre piacevolmente
ironico, anche se non offre motivi di speranza, e quindi fa sorridere a denti
strettissimi, il Buongiorno di Gramellini del 17 (http://www.lastampa.it/2014/09/17/cultura/opinioni/buongiorno/la-met-di-niente-515vYU2CkmjrSo21PyY44N/pagina.html).
Buona stampa. Anzi no: non sarà politicamente scorretto
porre Dudu e Brunetta sullo stesso piano? Scherzi a parte, Gramellini traccia un
ritratto impietoso del vuoto politico in cui sta affondando il nostro Paese. Un
vuoto che, purtroppo, Renzi non pare affatto in grado di riempire
adeguatamente. Nessuno lo dice apertamente: i giornali lo criticano sì, ma quasi
con riluttanza, timorosi di sfondare la chiglia dell’ultima
scialuppa.
Non credo sia la strategia giusta: il Presidente del
Consiglio ha certamente un notevole istinto politico, è scaltro e sa comunicare
assai bene, ma è del tutto incapace di considerare i propri errori e di
valutare l’effetto degli stessi sul futuro del Paese. Se li vede (e credo che faccia di tutto per non vederli) li
valuta esclusivamente in funzione della propria sopravvivenza. Esattamente come
un qualsiasi tizio decrepito. E come un qualsiasi tizio decrepito è ben
coadiuvato dal suo circolo magico, nel quale, per ora, manca solo un barboncino
(ma se servissero a ottenere qualche punto nei sondaggi, ne prenderà anche tre
di barboncini).
Una buona lettura, che illustra bene l’atteggiamento dei
commentatori politici, è l’editoriale di oggi del Corriere della Sera, firmato
da Franco Venturini, uno degli esperti di politica estera del quotidiano
milanese: http://www.corriere.it/opinioni/14_settembre_19/semestre-intanto-passa-33a31f40-3fbd-11e4-a191-c743378ace99.shtml#.
Buona stampa. Se non altro perché Venturini, con garbo anziché
no, fa capire che Renzi sta per andare a sbattere…
Buona notte e buona fortuna.
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