Secondo i giudici del Tribunale di Milano, le feste eleganti
proprio così eleganti non erano.
Passiamo alla vicenda Shalabayeva.
Per prima cosa il Buongiorno di ieri, in cui Gramellini si è occupato di Angelino Alfano:
Buona stampa. Spes, però, in questo Paese, non è più l’ultima
dea. Purtroppo.
Devo dire che, su questa brutta storia, anche il Presidente
della Repubblica non mi ha convinto. Napolitano ha definito “inaudita” la
vicenda, un giudizio che, onestamente, lascia il tempo che trova se non si fa nulla
per cambiare radicalmente un sistema che ha consentito ai diplomatici kazaki di
dare ordini alla Polizia italiana e di vederli eseguiti. Per tutti vi
suggerisco di leggere questo articolo da La Stampa: http://www.lastampa.it/2013/07/19/italia/cronache/un-georadar-a-casal-palocco-per-trovare-il-bunker-segreto-0ULwANMvPOzciEeCwyTOKN/pagina.html.
Cronaca.
No, la vicenda sarà inaudita, ma è soprattutto vergognosa:
dimostra che esiste una totale incapacità della politica di controllare le
strutture della pubblica amministrazione e che, in assenza di controllo, le
strutture si danno, a seconda dei casi e della convenienza, le regole che
preferiscono.
Per capirci: ammesso che il Presidente del Consiglio, il
Ministro degli Interni e il Capo della Polizia non abbiano mentito al
Parlamento, allora una parte non trascurabile degli uffici del Viminale e della
Questura di Roma ha ritenuto di non dipendere dalla Repubblica Italiana, ma da
quella del Kazakistan. E mi fermo qui, senza farmi prendere dalla curiosità di
capire come mai gli ordini dei diplomatici kazaki venivano eseguiti con tanta
solerzia...
Provo a volare alto (non mi si addice, lo so, ma portate
pazienza) e vi suggerisco di leggere l’editoriale del Corriere di oggi, a firma
di Michele Ainis, che si occupa del rapporto tra politica e
burocrazia. E, ovviamente, non viene fuori un quadro rassicurante: http://www.corriere.it/editoriali/13_luglio_19/la-confusione-e-le-inefficienze-michele-ainis_6ccb1f54-f02f-11e2-ac13-57f4c2398ffd.shtml.
Buona stampa.
E vale la pena anche di leggere l’editoriale di Mario
Calabresi su La Stampa: http://www.lastampa.it/2013/07/19/cultura/opinioni/editoriali/il-rifiuto-delle-scorciatoie-oq5OXD1dktPulO6QgrQq7J/pagina.html.
Buona stampa. Anche se Spes, in questo Paese, non è più
l’ultima dea. Purtroppo.
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