Per qualche giorno difficilmente sarò in grado di scrivere, posso
già percepire il sollievo in ognuno di voi tre.
Il post di oggi non intende certo colmare il vuoto (più che
colmabile, peraltro). Però tocca un tema pesante e a me particolarmente caro:
quello dell’assenza, nella vita pubblica, di colpevoli. In Italia, tutti i
provvedimenti che, per una ragione o per un’altra, sono dannosi per il Paese e
per la collettività non hanno mai né padri né madri.
Un caso esemplare è oggi ben descritto dall’economista Carlo
Scarpa sul sito LaVoce.info: http://www.lavoce.info/archives/33576/ringraziare-per-i-soldi-volati-via-alitalia/.
Buona stampa. In effetti, anche Gian Antonio Stella sul
Corriere della Sera si era occupato, tre giorni fa, della vicenda della cassa
integrazione pagata con i quattrini di chi prende un aereo in Italia. Il pezzo
di Scarpa, tuttavia, ha il pregio di mettere nomi e anche cognomi che nell’articolo
di Stella non mi ricordo di aver visto. Se volete, lo potete leggere qui: http://archiviostorico.corriere.it/2015/marzo/07/Alitalia_chi_paga_cassintegrati_lusso_co_0_20150307_70207162-c58b-11e4-873d-8c766330a899.shtml.
Buona stampa. Lo merita comunque.