A parte un po’ d’impegni e, per fortuna, anche un week-end
nelle Langhe da ricordare (per la compagnia, i cibi e le bevande…), a tenermi
lontano dalla tastiera è soprattutto il crescente senso d’inutilità e d’insofferenza
che suscita in me l’idea di mettermi davanti al computer per provare a
scrivere.
La situazione italiana non mostra alcun segno di
miglioramento, checché ne dica il Presidente del Consiglio. E comincio a
pensare che il Presidente della Repubblica dovrebbe fare sentire la propria
voce con assai maggior vigore di quanto non abbia fatto finora per cercare di
smuovere la melma che avvolge i palazzi della politica.
Resto addirittura sbigottito nel leggere, giorno dopo
giorno, articoli ed editoriali che mettono in evidenza la drammaticità della
situazione e la distanza siderale tra la natura e la dimensioni dei problemi
italiani e la comprensione e la volontà di risolverli che mostrano i politici,
di tutti gli schieramenti e di tutti i livelli, e i massimi esponenti della burocrazia pubblica.
Due ottimi esempi sono gli ultimi fondi del Corriere della Sera.
Quello di ieri era firmato da Galli della Loggia, che combatte da settimane
un’apprezzabilissima battaglia contro la classe dirigente del nostro Paese, e
dedicato al rapporto con il denaro delle nostre sedicenti elite : http://www.corriere.it/editoriali/13_novembre_14/denaro-vanita-dfcefa5c-4cf5-11e3-9a7d-4e5fc30b1355.shtml.
Buona stampa.
L’editoriale di oggi, di Antonio Polito, analizza lo stato
dei principali partiti, mettendo in evidenza che, tutto sommato, funzionano
piuttosto male… Ecco il link: http://www.corriere.it/editoriali/13_novembre_15/ognuno-se-senza-vergogna-36d7f5e8-4dbd-11e3-a50b-09fe1c737ba4.shtml#box-community-scrivi.
Buona stampa. Se ci fosse un po’ di dignità dalle parti dei
leader dei partiti… Lasciamo perdere.
Spostiamo lo sguardo sulla Pubblica Amministrazione, alla
quale non par vero di poter scambiare favori con la classe politica così da
accelerare la demolizione del Paese.
Un rapporto dell’Ocse ha messo in evidenza la sproporzione
esistente tra le retribuzioni dei dirigenti pubblici italiani e quelli degli
altri principali paesi aderenti all’organizzazione.
La notizia è presente su molti quotidiani, vi segnalo il
breve articolo del Sole 24 Ore: http://www.radio24.ilsole24ore.com/notizie/2013-11-14/fisco-redditi-dipendenti-superano-190706.php.
Cronaca. Risibile la difesa del Ministero della Funzione
Pubblica: la norma che limita le retribuzioni pubbliche è stata ed è tuttora
largamente disattesa. Gran parte delle promesse di risparmio su questo fronte
sono rimaste tali.
Leggete gli ultimi articoli del Professor Roberto Perotti
sul sito LaVoce.info: http://www.lavoce.info/author/roberto-perotti/.
Buona stampa. E conferma (agghiacciante vi pare troppo?)
della totale indisponibilità degli Organi e dei dipendenti dello Stato di
affrontare il nodo del loro costo spropositato.
Veniamo a un grande musicista, di cui fra qualche giorno
ricorrerà il primo anniversario della morte. Si tratta di Dave Brubeck, uno dei
grandi pianisti del jazz, di cui vi propongo Three to Get Ready, tratto da Time
Out, uno dei suoi album migliori. Un pezzo ricco di ritmo, allegro, direi
addirittura scanzonato. Niente di meglio per questa giornata grigia, non solo
per la pioggia…
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