Guardo poco la televisione. Per tante ragioni sulle quali non intendo annoiare voi tre lettori. Quello che conta, per questo post, è, appunto, il mio conoscere assai poco ciò che viene trasmesso sulle reti televisive italiane, non solo quelle generaliste (non ho abbonamenti di nessun genere).
Conseguentemente conosco assai poco anche i personaggi televisivi, incluso Fabrizio Frizzi.
Buona stampa. Mi considero un precursore d’internet, dal
momento che ho iniziato a collegarmi nel maggio 1995 (quando si usavano modem che
consentivano velocità calcolate in pochissime migliaia di byte e la connessione cadeva
ogni dieci minuti, i browser si chiamavano Mosaic
e Netscape, per scaricare documenti
si doveva ricorrere a FTP, ecc. ecc.). Non credo, quindi, si possa accusarmi di
essere prevenuto nei confronti di quanto la rete ha consentito e consente di
ottenere, anzi. In realtà, il problema, come accade spesso, non è nel mezzo, ma
nell’utilizzatore: anche nel caso di Twitter
(che io conosco poco e del quale non mi servo in alcun modo) e la decisione di
Mentana e le parole di Gramellini lo confermano. Lo strumento è bene che
esista, l’importante è che chi se ne serve lo faccia con intelligenza e con
educazione.
La bicicletta, per dire, è un buon mezzo di trasporto in
ambito cittadino; è uno strumento prezioso e praticamente innocuo, salvo quando
se ne serve un decerebrato maleducato che pensa di poter percorrere portici e
marciapiedi a tutta velocità, servendosi dei pedoni come di paletti per lo
slalom. E, purtroppo, i decerebrati maleducati sono molto numerosi…
Forse Mentana, oltre a chiudere il proprio account di Twitter, avrebbe fatto bene a servirsi
della propria posizione influente per ideare una rubrica o un programma in
grado di invertire la tendenza che vede maleducazione e stupidità dilagare nel
nostro paese. Non che sia facile, visto quanti si lasciano influenzare da certe
notizie e non trovano di meglio da fare che replicare comportamenti stupidi o addirittura criminali. E, tuttavia, voglio continuare a sperare che, se opportunamente
stigmatizzate, certe condotte potrebbero essere sradicate. O forse mi sbaglio…
Buona stampa. Sa il cielo quanto sarebbero utili all’Italia
tanti altri uomini e donne come Giorgio Ambrosoli e come suo figlio. E sa il
cielo, con buona pace dei vescovi italiani, quanto poco Andreotti sia stato
utile all’Italia.
Musica, indispensabile. Torniamo a Woodstock per
l’esibizione dei Jefferson Airplane,
gruppo californiano che è stato senz’altro uno dei più importanti nel rock
americano tra Sessanta e Settanta. Anche la vita di questa band è stata segnata dall’abuso di droghe e di alcool, dalle
difficoltà di convivenza tra componenti dalla forte personalità e da altro. Somebody to Love è il pezzo che vi
faccio ascoltare: una scelta che non ha richiesto troppi sforzi, perché è stato
uno dei loro brani più famosi.