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sabato 31 marzo 2018

Understatement? Non in Italia e non su Facebook


Guardo poco la televisione. Per tante ragioni sulle quali non intendo annoiare voi tre lettori. Quello che conta, per questo post, è, appunto, il mio conoscere assai poco ciò che viene trasmesso sulle reti televisive italiane, non solo quelle generaliste (non ho abbonamenti di nessun genere).
Conseguentemente conosco assai poco anche i personaggi televisivi, incluso Fabrizio Frizzi.

venerdì 10 maggio 2013

Il problema è come vengono usati gli strumenti. E come vengono usate le parole


Recuperiamo un paio di Buongiorno di Massimo Gramellini.
Il primo è quello di ieri, argomento Twitter e, in particolare, la rinuncia del direttore del TG de La7, Enrico Mentana, a servirsene ancora (http://www.lastampa.it/2013/05/09/cultura/opinioni/buongiorno/mentana-e-il-millepiedi-Y8PXSAUBWgPSqe5ifpU9eJ/pagina.html).
Buona stampa. Mi considero un precursore d’internet, dal momento che ho iniziato a collegarmi nel maggio 1995 (quando si usavano modem che consentivano velocità calcolate in pochissime migliaia di byte e la connessione cadeva ogni dieci minuti, i browser si chiamavano Mosaic e Netscape, per scaricare documenti si doveva ricorrere a FTP, ecc. ecc.). Non credo, quindi, si possa accusarmi di essere prevenuto nei confronti di quanto la rete ha consentito e consente di ottenere, anzi. In realtà, il problema, come accade spesso, non è nel mezzo, ma nell’utilizzatore: anche nel caso di Twitter (che io conosco poco e del quale non mi servo in alcun modo) e la decisione di Mentana e le parole di Gramellini lo confermano. Lo strumento è bene che esista, l’importante è che chi se ne serve lo faccia con intelligenza e con educazione.
La bicicletta, per dire, è un buon mezzo di trasporto in ambito cittadino; è uno strumento prezioso e praticamente innocuo, salvo quando se ne serve un decerebrato maleducato che pensa di poter percorrere portici e marciapiedi a tutta velocità, servendosi dei pedoni come di paletti per lo slalom. E, purtroppo, i decerebrati maleducati sono molto numerosi…
Forse Mentana, oltre a chiudere il proprio account di Twitter, avrebbe fatto bene a servirsi della propria posizione influente per ideare una rubrica o un programma in grado di invertire la tendenza che vede maleducazione e stupidità dilagare nel nostro paese. Non che sia facile, visto quanti si lasciano influenzare da certe notizie e non trovano di meglio da fare che replicare comportamenti stupidi o addirittura criminali. E, tuttavia, voglio continuare a sperare che, se opportunamente stigmatizzate, certe condotte potrebbero essere sradicate. O forse mi sbaglio…
E veniamo a un altro Buongiorno. Quello dedicato alla decisione di Umberto Ambrosoli di non partecipare alla commemorazione di Andreotti da parte del Consiglio Regionale della Lombardia (http://www.lastampa.it/2013/05/08/cultura/opinioni/buongiorno/se-l-e-andata-a-cercare-kwm1qGHDGfjd2Y6civvOuO/pagina.html).
Buona stampa. Sa il cielo quanto sarebbero utili all’Italia tanti altri uomini e donne come Giorgio Ambrosoli e come suo figlio. E sa il cielo, con buona pace dei vescovi italiani, quanto poco Andreotti sia stato utile all’Italia.
Musica, indispensabile. Torniamo a Woodstock per l’esibizione dei Jefferson Airplane, gruppo californiano che è stato senz’altro uno dei più importanti nel rock americano tra Sessanta e Settanta. Anche la vita di questa band è stata segnata dall’abuso di droghe e di alcool, dalle difficoltà di convivenza tra componenti dalla forte personalità e da altro. Somebody to Love è il pezzo che vi faccio ascoltare: una scelta che non ha richiesto troppi sforzi, perché è stato uno dei loro brani più famosi.