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lunedì 18 febbraio 2013

E musica sia


Per oggi una sola lettura, per giunta breve. Si tratta di un articolo del Sole 24 Ore, firmato da Vittorio Da Rold, che ci aggiorna sulla situazione della Grecia: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-02-18/leggenda-grecia-fiamme-clamorosa-195713.shtml?uuid=AbGrdfVH.
Buona stampa. Soprattutto perché sembra che, pur in condizioni ancora molto difficili per la popolazione, il Governo ellenico stia costruendo un futuro migliore, del quale, lo spero vivamente, i maggiori beneficiari saranno i greci.
E veniamo alla promessa. Ossia veniamo alla musica.
Il primo ascolto che vi propongo è una colonna sonora, quella di un film che ricordo molto bello, tratto da un libro che ricordo anche più bello: To Kill a Mockingbird (Il buio oltre la siepe). Il romanzo di Harper Lee è un vero gioiello della narrativa americana dello scorso secolo e il film, con un grande Gregory Peck (vinse l'Oscar), pur accentuandone gli aspetti drammatici e anche un po’ angoscianti, non ne tradiva lo spirito. Un ritratto dell’America che credo abbia dato un contributo importante al superamento del razzismo.
Vi propongo la versione della colonna sonora interpretata dal trio Doctor 3, formato da Danilo Rea al piano, Enzo Pietropaoli al basso e Fabrizio Sferra alla batteria. L’album è Blue, del 2007.


Cambiando genere, passiamo a un altro brano tratto da una colonna. La pellicola è Crash, di Paul Haggis, un film intenso, violento, ma non privo di speranza. Il pezzo s’intitola In The Deep ed è interpretato da Bird York. A me piace moltissimo.


Chiudo con qualcosa di meno drammatico, un blues del grande John Mayall con Eric Clapton alla chitarra; “roba” inglese del 1966, grande qualità: All Your Love. Buon ascolto.

mercoledì 9 maggio 2012

Se Atene piange, Roma non ha nulla da ridere


Com’era previsto, le elezioni politiche in Grecia, il cui esito accentua instabilità e incertezza, hanno suscitato reazioni pesanti sui mercati, non solo su quello di Atene. Il voto rilancia l’ipotesi che il paese possa uscire dall’Unione Europea (apparentemente la sola via per uscire dall’euro e tornare a una moneta nazionale). A questo tema il Sole 24 Ore ha dedicato ampio spazio sia ieri che oggi. Partiamo dall’analisi della possibile uscita di Atene dall’Unione Europea svolta da Vito Lops consultando diversi esponenti del mondo bancario e finanziario (http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-05-09/cosa-succede-grecia-esce-122324.shtml?uuid=AbgZdzZF).
L’articolo è interessante. Buona stampa.
L’immagine che si ricava dei cosiddetti esperti, però, mi sembra decisamente sconcertante. Che possano formulare previsioni diverse, ovviamente, non stupisce. Suscita perplessità, parecchia perplessità, il fatto che i dati su cui fondano le loro affermazioni siano spesso in contraddizione. Forse non sono poi così esperti, ma siccome l’importante è parlare, non dire cose sensate, parlano anche di quello che non conoscono o conoscono poco. E poco importa delle possibili conseguenze delle loro affermazioni.
Verrebbe da sorridere se non fossero i signori che gestiscono i risparmi di molti italiani.
Tornando alla politica greca, sembra che si dovranno tenere presto nuove elezioni perché da quelle di domenica è uscito un quadro troppo frammentato, tale da impedire la formazione di un governo.
A leggere i resoconti di Vittorio Da Rold, inviato del 24 Ore, non si può certo indulgere all’ottimismo, dal momento che sembrano prevalere atteggiamenti poco o nulla responsabili, volti esclusivamente a ottenere qualche consenso in più quando, probabilmente tra poche settimane, si voterà di nuovo. Ecco il pezzo di oggi: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-05-08/recia-tsipras-troika-nulli-214813.shtml?uuid=Ab0RAnZF.
Buona stampa.
Oltre a pensare con preoccupazione e con tristezza al destino dei greci, leggere articoli come questo mi fa inorridire perché si fa sempre più fatica, ovunque si volga lo sguardo, a vedere politici capaci di operare con una visione strategica, di ampio respiro, non dettata da obiettivi elettorali di brevissimo termine.
Ogni riferimento a personaggi reali italiani è puramente voluto.