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mercoledì 23 maggio 2012

Oggi si va all'estero


Buona stampa.
Nel frattempo, sempre il Financial Times, informa che JPMorgan, la banca con la puzza al naso che ha perso due miliardi (DUE MILIARDI) di dollari in manovre speculative sui derivati, ha assunto un ex alto funzionario della Securities and Exchange Commission (SEC), ossia l’organo di vigilanza dei mercati finanziari degli Stati Uniti, in pratica l’ente che, in questo momento, sta indagando proprio su quella perdita e su eventuali altre operazioni che possono comportare altre perdite. Il link è questo: http://www.ft.com/intl/cms/s/0/90692236-a43f-11e1-84b1-00144feabdc0.html?ftcamp=published_links%2Frss%2Fcompanies_us%2Ffeed%2F%2Fproduct#axzz1vhYinUZk.
Buona stampa.
Dire che il Parlamento americano dovrebbe approvare in fretta le misure di controllo suggerite da Volcker è superfluo e, purtroppo, quasi certamente inutile. Pensate forse che istituzioni che possono permettersi di perdere miliardi di dollari in operazioni speculative abbiano problemi a tirar fuori qualche decina di milioni per attivare i più scafati e aggressivi lobbysti di Washington? Se la risposta è no, avete ragione. Una conferma la trovate in questo articolo di Bloomberg (http://www.bloomberg.com/news/2012-05-23/jpmorgan-joins-mf-global-in-lobbying-wins-that-backfire.html). Nel quale non si parla soltanto di banche…
Buona stampa.
Tutto questo accade mentre non si fa nulla per spegnere l’incendio che brucia nel cuore dell’Europa e c'è persino chi dice che la Grecia abbia meno di 48 ore per uscire dall'Unione Europea.
Come posso chiudere un post come questo se non con l’augurio di Edward R. Murrow?
Buona notte e buona fortuna.

sabato 12 maggio 2012

Ombre


La vicenda di JPMorgan continua a occupare le prime pagine di molti giornali e a concentrare l’attenzione di numerosi opinionisti di rilievo, come Donato Masciandaro che, sul Sole 24 Ore di oggi, affronta la questione dal punto di vista dei gravissimi rischi connessi all’espandersi del sistema finanziario ombra (in inglese shadow banking: io non sono esterofilo, ma in questo caso mi sembra che sia più efficace). Il link all’articolo è questo: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-05-12/finanzaombra-suoi-fantasmi-081023.shtml?uuid=AbxBoRbF.
Buona stampa. Anche perché conferma alcune mie osservazioni di ieri…
Sono andato a cercare la relazione della BCE di cui Masciandaro parla nell’articolo e l’ho già scaricata. E’ in inglese e lunga quasi 40 pagine, visto che domani il tempo dovrebbe essere molto brutto credo di aver trovato come occupare qualche ora. Se siete curiosi anche voi, l’indirizzo per scaricare il documento è questo: http://www.ecb.int/pub/pdf/scpops/ecbocp133.pdf.

venerdì 11 maggio 2012

Speriamo si diano una mossa


Non è mia abitudine gioire per le vicende sfortunate di qualcuno e non intendo venire meno a questa regola. Non posso, tuttavia, evitare di condividere con voi una notizia che, pur senza rendermi felice, mi appare positiva. Il Financial Times segnala che JPMorgan Chase, una della maggiori banche del mondo, oltre che una delle più spocchiose (insieme a Goldman Sachs), ha subito una perdita di 2 miliardi di dollari in operazioni sui mercati dei derivati (http://www.ft.com/intl/cms/s/0/828376bc-9ae4-11e1-94d7-00144feabdc0.html#axzz1uPGENVKf).
Buona stampa.
Dico che è una notizia positiva perché, forse, riuscirà infondere maggiore coraggio in chi, negli Stati Uniti come in Europa e altrove, è chiamato a definire le norme cui le banche devono attenersi nell’operare sui mercati finanziari (negli USA qualcosa, poco per la verità, si è mosso grazie all’ex Presidente della Federal Reserve, Paul Volcker, consulente di Obama, citato nell’articolo).
C’è molto da fare e mi auguro vivamente che questa perdita, le cui dimensioni sono enormi anche per un colosso come JPMorgan, inducano i politici a tirare la testa fuori dalla sabbia e a muoversi perché se persino una delle maggiori banche del mondo, probabilmente dotata di sistemi di controllo interno ben strutturati (anche se non efficaci come dimostra questa vicenda), può subire una perdita di simili dimensioni, vengono i brividi a pensare quel che può nascondersi nei bilanci di banche in mano a gente più disinvolta di Dimon.
E, per carità di patria, ancora per qualche giorno mi terrò lontano dalla strada per Siena.