Ricominciamo dal Gramellini di oggi: amaro, non lontano
dallo scoramento, forse addirittura dalla disperazione. Ecco il link: http://www.lastampa.it/2014/08/30/cultura/opinioni/buongiorno/i-giardini-di-renzi-g9P1yqips8pYpTupeS3w6J/pagina.html.
Buona stampa. Come di consueto.
Sul nostro Presidente del Consiglio mi limito ad aggiungere
un paio di collegamenti. Il primo all’editoriale di Ernesto Galli della Loggia
sul Corriere del 14 Luglio (la data riportata dal sito del giornale non mi
convince, a me pare sia più recente, comunque mi adeguo): http://www.corriere.it/opinioni/14_luglio_14/dirsi-faccia-po-verita-ce395f0c-0b14-11e4-9c81-35b5f1c1d8ab.shtml.
Buona stampa. E anche in questo caso il voto è ricorrente.
Il secondo è un commento fulmineo, anch’esso intriso di
amarezza e delusione, di ansia e di impazienza, firmato oggi dal direttore del Sole 24 Ore, Roberto Napoletano: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-08-30/la-scossa-e-investimenti-081110.shtml?uuid=ABaY3joB&fromSearch.
Buona stampa.
Sono trascorsi quasi due mesi dall’ultimo post. Un silenzio
che non nasce dal calo di attenzione per ciò che accade intorno a noi, ma da
sentimenti non diversi da quelli espressi dalle firme importanti di cui vi ho
segnalato i pezzi. E’ difficile continuare a riflettere sul nostro paese senza
provare sconforto e disillusione. Ho preferito non trasmettere anche a voi tre
questo mio stato d’animo.
Se poi spostiamo lo sguardo dall’orizzonte angusto
dell’Italia a quelli più ampi del mondo, onestamente, non scorgo nulla che
possa scalfire il mio pessimismo.
Non si può certo provare ottimismo osservando l’agire dei banditi che si spacciano per
uomini di fede o quello della spia alla guida di una nazione frettolosamente,
ed erroneamente, accolta nel novero delle democrazie. E, altrettanto desolante,
è il non agire dei governanti
occidentali, schiacciati dalla sindrome così ben illustrata dall’articolo di
Galli della Loggia. La maggior parte di loro non sa neppure da che parte si
comincia a guidare una nazione. Si limitano a cercar di capire in quale verso
vada accarezzato il pelo dei loro concittadini, cercando sempre un facile consenso, quasi mai
le linee di un’azione politica capace di fronteggiare adeguatamente i problemi
economici e i focolai di guerra e di ribellione che gettano pesanti ombre sul
nostro futuro.
Siamo alle soglie dell’autunno e nessuno sembra rendersi
conto che, uno dopo l’altro, alcuni dei fornitori essenziali di energia
all’Europa vengono a trovarsi al centro di vicende che potrebbero facilmente
comportare un crollo della disponibilità di petrolio e di gas. Mentre questo
accade, i cosiddetti leader europei bisticciano per la nomina di qualche
brillante (si fa per dire) membro della cricca a questa o a quella importante
carica della Ue… E il Presidente degli USA ci informa che non ha la più pallida
idea di cosa fare per la situazione siriana, come se ne avesse per quella
irachena, quella afgana, quella ucraina, quella egiziana, quella palestinese…
Però twittano. E fanno i pagliacci in favore delle
telecamere. Mentre l’amico del tizio decrepito, imperterrito, fa i comodi suoi
e dei suoi amici con cui controlla, in senso societario, la Russia. E
continuerà a farli, anche se questo ci portasse al di là del punto di non
ritorno, perché uno come lui non torna sui suoi passi e non si cura certo dei
soldati russi mandati a morire senza neppure che sappiano dove e perché (e se e come
verranno restituiti alle famiglie: leggete le cronache da Mosca di questi giorni). Come non si cura dei missili messi in mano a
fanatici irresponsabili che se ne servono per abbattere aerei di linea.
Nei quasi due mesi trascorsi dall’ultimo post non ho smesso
di cercare di informarmi ogni giorno. Solo che quel che ho letto e leggo mi
piace sempre meno. E ho pensato fosse meglio non trasmettere anche a voi tre il
mio disagio. Adesso, forse sbagliando, ho cambiato opinione e ho deciso di
tornare a scrivere. E di farlo, come d'abitudine, senza pormi troppi problemi,
dicendo quel che penso anche se, lo ammetto facilmente, magari non è gran cosa.
E, anche questa è un'abitudine, per cercare di risollevare il vostro e
anche il mio animo, concludo con un po' musica, indispensabile genere di conforto.
Il primo brano è di Jessica
Williams (http://www.jessicawilliams.com/), il cui pianismo percussivo e molto dinamico ben si presta
all’interpretazione del tema da lei stessa composto, I Remember Dexter,
dedicato a Dexter Gordon.
Il secondo pezzo è eseguito da Lisa Hilton, lei pure pianista e
compositrice americana (http://en.wikipedia.org/wiki/Lisa_Hilton_%28musician%29),
e s’intitola Warm Summer Night,
certamente non ispirato al clima di questa piovosa e fredda estate italiana.
Due donne, due pianiste, due modi assai diversi di
interpretare il jazz, ma entrambi stimolanti e non banali.