domenica 3 febbraio 2013

Gente che dimentica


Torniamo alle promesse del tizio decrepito. Uno dei provvedimenti di cui lui e il suo Ministro dell’Economia, il bleso della Valtellina, andavano particolarmente fieri era l’introduzione della cedolare secca sugli affitti degli immobili, a suo tempo presentata come una misura capace di porre fine all’evasione fiscale nel settore e a fornire allo Stato ingenti risorse.
Le cose, ma guarda un po’!, non sono andate proprio nel modo previsto dal tizio decrepito e dal bleso, come documenta questo articolo di ieri del Corriere: http://www.corriere.it/economia/13_febbraio_02/affitti-nero-cgia-cedolare-secca_5e16b658-6d2b-11e2-8cda-116f437864e3.shtml.
Buona stampa. Mi piacerebbe sapere dal tizio decrepito e dal bleso come pensano di tappare i buchi lasciati nel bilancio statale dal fallimento della cedolare secca. Mi piacerebbe anche sapere, questo soltanto dal tizio decrepito (lui e il bleso, a quanto pare, adesso fanno promesse diverse), come farà a tappare le falle nei conti pubblici che causerà il rimborso dell’IMU sulla prima casa pomposamente promesso oggi. Potrebbe spiegare in che modo intende finanziare questo rimborso? Con un accordo con la Svizzera per tassare i capitali ancora depositati “clandestinamente” nelle banche elvetiche? Un accordo, giova precisarlo, che è ben lungi dall’essere definito, con posizioni ancora molto distanti. E poi, ammesso e non concesso che l’accordo si trovi, ha un’idea il tizio decrepito di quanti minuti ci metteranno i proprietari di quei capitali a spedirli a Singapore piuttosto che a Nassau, dove potranno restare tranquillamente ignoti allo Stato italiano e ben retribuiti esattamente come sono ora in terra svizzera? Ha un’idea di quanti lo hanno già fatto?
Non dubito che queste domande verranno poste domani con anche maggior durezza e precisione da tutti i quotidiani italiani… Naturalmente non accadrà e il tizio decrepito continuerà a fare promesse e a dare numeri a caso, tranquillo che nessuno gli rinfaccerà nulla e, se mai accadesse, potrà sempre ripetere il vecchio ritornello che è stato frainteso.
Passando a un altro tema, vi segnalo l'articolo di Giuliano Amato pubblicato oggi dal Sole 24 Ore: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-02-03/tempo-completare-riforma-081030.shtml?uuid=AbQuvkQH&fromSearch.
Stampa così e così. Apprezzabile l’intento di ripercorrere la storia del provvedimento che intendeva separare le vicende delle Fondazioni da quelle delle banche da cui erano originate. Lodevole anche l’esortazione a riprendere un percorso legislativo interrotto. Assai meno positivo che, quando si accenna alla mancata traduzione in legge di tutti gli obiettivi del processo riformatore di cui Amato rivendica la paternità, non venga indicata nessuna responsabilità, come se i provvedimenti legislativi si scrivessero e si approvassero da soli… E non si dedica poi neanche un cenno al conflitto che oppose Tremonti alle Fondazioni, uno dei momenti chiave nel processo che ha impedito l'affermarsi dei principi che Amato auspicava fossero tradotti in pratica dalla "sua" legge e dai successivi provvedimenti in materia.
Difficile non pensare che sia il timore di parlare delle colpe della politica, magari della sua parte politica, a frenare Amato. Il quale, tra l’altro, è troppo parte di questa storia per poterla raccontare in maniera adeguata. Intendiamoci, è un ricostruzione che merita di essere letta, ma i peccati di omissione ci sono, eccome se ci sono!

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